BADOLATO NEWS

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Imputato per estorsione chiede e ottiene dalla Regione Calabria l'accesso al fascicolo aziendale delle sue vittime
28/06/2021
Nei giorni scorsi l'imputato Francesco Larocca, attualmente impiegato alla regione calabria (condannato a 7 anni di reclusione in primo grado per estorsione nei confronti dei baroni Gallelli di Badolato, nonchè fratello del genero del Boss Gallelli-macineru, quest'ultimo attualmente detenuto per n'drangheta), chiedeva alla Confagricoltura di Catanzaro accesso agli atti, relativamente proprio ai faldoni delle sue vittime (famiglia che lo ha infatti denunciato per estorisione, dando quindi vita all'operazione Pietranera nel dicembre 2017). Tale richiesta è stata subito negata dall'amministrazione di Confagricoltura, veduto il fatto che era in violazione delle norme sulla privacy (Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196). L'mputato Larocca si attivava quindi con altre segnalazini strumentali, esposti presso ARCEA, l'ASL, l'ASP, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Calabria, e altri enti, strumentalizzando dunque a suo uso e consumo la pubblica amministrazione contro i baroni di Badolato, nel tentativo di danneggiarli attraverso controlli, sopralluoghi, e verifiche degli enti preposti, come provano tutte le denunce che nei mesi successivi gli avvocati dei Gallelli di Badolato hanno depositato nelle opportune, sedi, legali, competenti, proprio nei confronti dell'imputato Francesco Larocca e altri membri riconducibili al clan Gallelli-macineju (rei di attuare un nuovo disegno criminoso che rientra nella tipica mentalità mafiosa della rappresaglia, a seguito delle condanne subite in primo grado dalla giustizia). Fonte: denuncia penale.

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