Denunciato l'avv. Vincenzo Cicino per falso ideologico per induzione
10/02/2020 2.2020
A seguito dell’operazione denominata PIETRANERA, condotta dalla DDA di Catanzaro il 07.12.2017 firmata dal Procuratore Nicola Gratteri, che ha visto l’arresto e rinvio a giudizio di 7 affiliati al clan d’indrangheta di Badolato denominato (GALLELLI-MACINEJU), per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione nei confronti dei baroni Gallelli di Badolato, durante la seconda udienza del 20 gennaio 2020 (che ha visto Lucia dei baroni Gallelli di Badolato deporre in qualità di teste), l’avvocato VINCENZO CICINO (difensore degli indagati) produceva in aula un documento di acquisto relativo ad un fondo nel comune di Badolato, limitrofo al terreno di proprietà dei baroni Gallelli, sostenendo (contrariamente a quanto denunciato in passato dagli stessi baroni), che l’omonima famiglia del suo assistito (L’IMPUTATO VINCENZO GALLELLI), non aveva occupato abusivamente il terreno dei baroni Gallelli, ma lo aveva invece legalmente comperato da altro proprietario. L’avvocato VINCENZO CICINO narrava dunque alla giuria e a numerosi testimoni, in ben due udienze, una versione dei fatti GRAVEMENTE FALSA e in MALAFEDE, poiché VOLUTAMENTE ALTERATA nell’aspetto documentale, dato che egli prima di MENTIRE ALLA GIURIA, avrebbe potuto facilmente chiedere un estratto catastale presso la conservatoria del registro immobiliare di Catanzaro, nonché sovrapporre la mappa catastale a quella satellitare, e poi incrociare i dati col catasto storico e col documento di proprietà, per scoprire che in verità sul FOGLIO 19 del comune di Badolato, la particella n. 424, 1/3 è intestata alla GALLELLI LUCIA e 1/3 al barone GALLELLI VITTORIO.
Al contrario solo i restanti 2/3 della medesima particella sono regolarmente intestati a GALLELLI ANTONIETTA (moglie dell’imputato).
Non vi è dunque alcun dubbio che la famiglia dell’imputato abbia OCCUPATO SENZA TITOLO anche il rimanente terzo della stessa particella (intestato ai baroni Gallelli) piazzandovi infatti i loro mezzi per il movimento terra, cioè ruspe e camion.
Le mendaci dichiarazioni dell'avv. Cicino sono anche smentite dall’agenzia delle entrate, che infatti ha inviato ai baroni Gallelli la tassa di successione da pagare su quel fondo, essendo deceduto il vecchio barone Vittorio in data 20.12.2017.
Poichè dunque NON è credibile che il CICINO non fosse a conoscenza degli estratti di mappa sopra citati, egli di fatto ha dichiarato il FALSO in atti pubblici, sia nella prima che nella seconda udienza, ed è stato per questo denunciato alla Procura della Repubblica.
Fonte: denuncia penale.